Mi piace


Mi piace pensare che nulla vada mai perduto.
 Neppure i sogni della notte, neppure le persone che se ne sono andate, neppure le parole che sembrano inutili dire.
Mi piace credere che tutto abbia una sua dimensione esterna o parallela al nostro vedere solito e che ciò che ci riguarda resti in una sorta di memoria accessibile.
Così accessibile da bastare un tocco di dita nell'aria a disegnarne la richiesta che subito dalla memoria torna ad essere visibile.
Mi piace ciò che stanno facendo in questo istante un numero imprecisato di persone in qualunque parte dello spazio, persone che stanno lottando, credendo in un ideale, inseguendo un sogno, costruendo un oggetto o un discorso, aiutando chi ha bisogno, essere al di là degli schemi, avere amore per chi gli sta a fianco o per un sogno che tarda a realizzarsi, un Dio in cui affidarsi, un libro da scrivere, una canzone da cantare.
Mi piacciono queste persone che si fermano qui nel mio locale, ogni giorno, con la curiosità di ritrovarsi, di rallentare o non essere daccordo.
Mi piace il cielo di questa città e il suono delle suo antiche campane che sono le stesse che ascoltavano molto prima di me sotto lo stesso cielo di oggi.
Mi piace pensare che nulla vada mai perduto e mi piace pensare che non mi perderò mai finchè ci sarà un cielo sotto il quale camminare.

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