Ulisse

C'è un tizio che si siede sempre vicino alla porta e dice di chiamarsi Ulisse.
 Lo ripete spesso a tutti quelli che gli capita di incrociare gli sguardi.
Dice di chiamarsi così, perchè ritorna sempre da dove è partito. Anche se tutto cambia attorno a lui, comunque ritorna, comunque riprende il suo posto.
Dice che quando sembra che vogliamo andare lontano in realtà stiamo solo facendo finta e che una lunga fune, come un elastico, ci riporta al punto di partenza.
Dice che siamo solo ciò che si vede e niente più e che per quanto proviamo a mostrarci differenti, saremo sempre la stessa cosa, la prima, che si è svelata in noi.
Curioso, Ulisse.
Chissà quale Poseidone lo tormenta.
E qual'è il mio?
A ben vedere, nessuno dei due si è mai mosso.
Io da dietro il bancone lui dal vetro vicino alla porta.
Io a lavar bicchieri e servire ai tavoli, lui a sognare di volare via.


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