Angolazioni differenti
Entra uno e mi fa : la so!
Sai cosa?
So che quello che guardi tu e diverso da quello che guardo io.
E allora?
Anche adesso. Guardi verso di me e pensi io veda la stessa cosa. Non è vero. Abbiamo angolazioni differenti.
Cosa vuoi?
Ti racconto la storia di Cappuccetto Rosso come l'ho vista io. Comincio:
Sai cosa?
So che quello che guardi tu e diverso da quello che guardo io.
E allora?
Anche adesso. Guardi verso di me e pensi io veda la stessa cosa. Non è vero. Abbiamo angolazioni differenti.
Cosa vuoi?
Ti racconto la storia di Cappuccetto Rosso come l'ho vista io. Comincio:
Quella donna mi farà impazzire! Pensava questo mentre percorreva la solita
strada nel bosco per raggiungere la casa della donna che da dodici anni era la
sua amante.
Non volevo diventasse così, ripeteva tra sé, ma mi ha stregato.
Intanto
che camminava nel bosco, vide quell’impicciona della nipote di lei, vestita con la mantella rossa, che
come altre volte, lo precedeva, suo malgrado, a casa dell’amata.
Non la
soffriva.
Ogni volta s’installava in casa, petulante e non andava via prima di
qualche ora così che a lui rimaneva a mala pena il tempo di un saluto sulla
porta, che doveva già rientrare a casa dalla moglie.
Ogni volta. Per dodici anni.
Un inferno. Anche questa volta,
puntuale come sempre, la mocciosa saltellava qualche albero da lui. Si appostò
come sempre, dietro la quercia vicino alla casa e attese.
E questa volta si
addormentò.
Qualcosa lo sveglio di colpo. Un rumore, anzi, un grido. Un grido
di donna, molto stridulo e molto spaventato.
Corse verso la casa e si sporse
con la testa a guardare dentro una finestra.
Da non crederci! Un miracolo!
Un
grosso lupo attorcigliato dentro a vecchie mutande e camicie di cotone, stava
inseguendo la piccola mocciosa!
Non vedeva però la sua amata. Non capiva dove
fosse, forse era scappata terrorizzata da casa, magari era lì in giro.
Intanto
i lupo stava facendo in pieno il suo dovere divorandosi in un boccone la
piccola peste.
Prese a correre intorno alla casa gridando il nome di lei. Aveva
il fucile che gl’impediva i movimenti e lo ostacolava. Fece per entrare in casa
ma inciampò sul gradino d’ingresso.
Rovinò sul pavimento e per istinto si
appoggiò con tutto il peso sul fucile che senza che lo volesse, esplose un
colpo.
Un colpo fortuito ma che centrò in pieno il lupo in piena fronte, che
nel frattempo sazio e lento, tentava di riprendere la via del bosco.
Non ci
poteva credere.
Nel cadere al suolo, il lupo premette pesantemente il ventre a
terra, che teso e pieno di cibo, esplose in un colpo facendo saltare fuori,
sporche ma intatte la sua amata e…tristemente, la piccola petulante che riprese
a saltellare verso il bosco.
bello...e poi: non fa una piega!!!
RispondiEliminaPensa si dovesse guardare tutti nella stessa direzione? sai che noia, oltre che terrore?
EliminaÈ geniale.
RispondiEliminaNiente è mai come si vede!
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