Sorprendersi


Diciamoci la verità.
Diciamoci una volta per tutte che siamo incapaci di un pensiero altruista di senso compiuto svolto in tempi continui. Diciamoci, sammai non ce lo fossimo già detto, che ogni azione della nostra vita è regolata dal tornaconto e dal risultato necessariamente positivo e di successo.
Diciamoci per davvero che degli altri, in fondo, non ce ne frega un bel niente nel momento in cui il nostro disagio e i nostri problemi diventano insopportabili.
Continuo a rintanarmi nella mia Osteria come un partigiano in un cascinale a guerra finita, temendo il nemico che mi possa scoprire da un momento all'altro e come un ombra sul muro, aspetto che il sole cali per scomparire nel buio.
Mario ieri non è passato e neppure oggi ed è molto strano perchè Mario tutte le mattine entra e fa le stesse cose da venti anni. Mario è la certezza che tutto si ripete e che nulla può andare storto; tranne il fatto di non presentarsi sulla porta per due giorni di fila.
 Qualcosa non va. E sono preoccupato.
Ma se penso ad alta voce, ciò che mi preoccupa di più non è sapere che fine abbia fatto Mario ma che piega prenderà la mia monotona giornata.
Vivere con poche certezze ha il difetto duplice di farti pensare che possano esistere cose certe e che venute meno il nostro orrizzonte possa mutare in modi e maniere indescrivibili.
Diciamoci la verità.
Provassimo a sorprenderci un po' di più ogni momento come fa un cane, un gatto o un neonato, forse, ma dico forse, nulla potrebbe legarci oltre misura alla convinzione di essere immortali e perfetti.
Ah...Mario è arrivato nel pomeriggio.
Ma ha fatto cose diverse.

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