Le parole incrociate

Sono convinto che la comprensione di ciò che accade realmente intorno a noi non sia mai immediata.
Può verificarsi in molte occasioni che l'istinto, qualcosa di primordiale e personale, colga l'esatta dinamica di ciò che accade con perfetto tempismo; altrimenti tutto ci scorre vicino e lentamente ne comprendiamo i reali effetti.
L'istinto, si sa, fa paura e rappresenta quella parte pericolosa della nostra vita senza regole.
Ma l'istinto è natura allo stato puro, è quella quantità di vero che si nasconde in noi e come tutte le cose vere quasi mai rispondenti a cliché codificati.
L'istinto mai e poi mai renderebbe monogami, l'istinto mai e poi mai porgerebbe altre guance e l'istinto per nessuna ragione limiterebbe l'uso della parola più bruciante.
Per dire.
Ci imprigioniamo dentro molti fortini difensivi e questo consente la convivenza tra persone alquanto differenti tra loro e tra percorsi di vita impensabili (istintivamente).
Poi c'è un confine ulteriore tra l'istinto, la faccia tosta e l'arroganza; elementi indispensabili per ottenere vittorie nel breve e consolidarle nel tempo.
Faccia tosta e arroganza si tende a definirle virtù di chi ha grande coscienza di sé e dei suoi mezzi anche se pesso ne abusa pur di raggiungere i propri obiettivi; non porsi troppe domande, non farsi troppi scrupoli nei confronti di chicchesia, avere sempre il cervello teso alla risposta giusta, facilita quei percorsi denominati carriera che consentono ad alcuni di emergere da altri e di ricoprire ruoli anche strategici all'interno di una comunità; questi emersi, poi determineranno nuovi percorsi e nuove situazioni, tali per cui continueremo a domandarci se ciò che ci passa di fronte in quell'istante sia da comprendere, sia comprensibile o ne conosceremo gli effetti più avanti.
Ecco...grosso modo pensavo a questo leggendo di mercati, borse, banche, finanza.
Passerò alle parole incrociate.

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