Le invasioni


Il più delle volte, la vita ci sorpende.
Qualche volta anche troppo, spazzandoci via in un secondo quanto faticosamente raggiunto.
Spesso invece ti fa scoprire i dettagli che ti stanno attorno e a cui diamo sempre troppo poca importanza.
I dettagli sono importanti, nei rapporti con le persone e nell'equilibrio con se stessi.
 E sono oltretutto gratis; di facile utilizzzo e sempre a disposizione.
Stamattiva davo da mangiare ai gatti qui di fronte. Mi aspettano, sanno che a quell'ora arrivo con il solito ben di dio per tutti. Loro, da gatti veri, mi tengono a distanza e aspettano che mi allontano per mangiare. Un rito che si compie due volte al giorno sempre con le stesse dinamiche.
Da qualche giorno il rito si è arricchito di due nuovi ospiti. Due gabbiani molto grandi che puntuali come orologi svizzeri, scivolano giù dal cielo per partecipare al desco.
Uno rimane sul lampione di fronte al muro e da segnali gutturali molto precisi al socio che, lentamente, s'intrufola tra i gatti e con beccate precise si spazzola il contenuto di uno dei piatti. Poi si danno il cambio.
E i gatti...immobili.
Ieri mi sono domandato...ma un gatto...istintivamente...non dovrebbe allontanarlo, il pennuto?
Poi ne ho guardato un paio tra loro, grassi, indolenti, sazi. Ho guardato la tattica di guerra dei due tacchini vestiti da gabbiano e mi sono fatto l'idea che la troppa fame o il troppo agio sono strumenti perfetti per consentire le invasioni.
Me ne ricorderò alle prossime elezioni.

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