L'età di mezzo

Ho quell'età di mezzo in cui il passato si comprime come un compattatore per la spazzatura.
Una forte pressione tra conscio e inconscio, memoria e rimozione, che riduce un grosso cumulo in un pacchettino semi informe.
Qua e là restano integri dei pezzi, una buccia, un ricordo, ma nel complesso si ha una nuova forma di quel tutto; lo estrai dal compattatore e lo metti da qualche parte, per essere a sua volta ridotto ma mai eliminato completamente.
 
Con i ricordi ho un rapporto nuovo.
 
Un tempo conservavo tutto, sistemavo e, di volta in volta, andavo a rivisitarli, con quel po' di emozione consolatoria di chi non vive il presente e si preoccupa troppo per il futuro.
 
Un amico mi raccontava il suo rito annuale di rimozione degli oggetti in più e non capivo.
 
Oggi si.
 
Oggi smonto un armadietto nella piccola cucina, lo regalo a chi ne ha bisogno sapendo che saprà trarne una nuova vita e un processo di continuità che me, quell'oggetto, non fornirebbe più.
In quel gesto oltre a star meglio io, tramando qualcosa di me altrove.
 
In un libro usato, acquistato da poco, ho scritto sulla seconda pagina il mio nome e la data di inizio lettura, come faccio sempre con i libri.
Poi, voltando pagina, ho visto che qualcun altro, ventuno anni prima, aveva fatto la stessa cosa: il suo nome e una data.
 
Ecco, questo intendo per tramandare qualcosa di sé.
 
Ho cercato di immaginare il volto di quella persona, capirne l'età dalla grafia, fantasticando su questi ventuno anni trascorsi, pensando al suo destino, se ancora in vita, che voce potesse avere, quali i suoi desideri, la sua vita.
In fondo entrambi abbiamo fatto cascare la nostra attenzione su quel libro, quel titolo, quel bisogno di leggerlo: in qualche maniera, siamo affini.
 
In questa età di mezzo, si fa molto più caso a certi particolari.
 
Si compattano i ricordi per far spazio a nuove emozioni, nuove strade e, forse, nuove aspettative.
 
Quando compatto i ricordi e vivo il presente, penso che un po' sono guarito da quella malattia che per troppi anni ha circoscritto il mio essere persona.
 
Compatto, smonto un armadietto, faccio pulizia su pavimento e guardo la nuova forma che ha preso la stanza senza quell'oggetto.
 
Vale la stessa cosa con le persone, gli affetti, le abitudini e le paure.
 
Vale far ordine, comunque.

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