La serranda del tempo

Io lo so che non è mai tempo perso.
Anche quando mi mordono il culo ad ogni passo e ogni volta sembra di ricominciare da zero; quando mi sbarrano la strada o pestano i piedi, lo so che non è tempo perduto.
Da dietro il mio banco di questa dimenticata osteria, ripercorro ogni istante, ripasso nella memoria ogni voce e ogni volto che da lì mi ha chiesto di ascoltare, ordinato da bere o si è assopito con la testa ciondoloni.
Quando un fornitore voleva essere pagato subito, quando un vigile mi voleva multare per un orario non rispettato, un vetro rotto.
Quando ho creduto fosse una buona idea questo luogo e quando ho capito che non ne potevo più fare a meno.
Non è mai tempo perso.
Il tempo è un cortile silenzioso dentro il quale si agita l'aria e gli sguardi da dietro le persiane si fanno curiose in attesa di un tuo gesto.
Non è mai tempo perso, non lo sono le parole dette e ancor più quelle che si sono trattenute nei pensieri.
A volte ci credo per davvero di essere libero al punto di sentirmi libero di pensarlo fino a sorridere da solo nel farlo.
Abbasso e alzo la serranda alle stesse ore degli stessi giorni da non so più quanto tempo, torno a casa, passeggio, fumo una sigaretta, mi guardo intorno, sorrido a chi mi pare, mi svesto, dormo, sogno e mi risveglio: giorno dopo giorno.
Anche se mi mordono il culo a ogni passo, mi dicono " vecchio scemo!", ridono per i miei abiti antichi e la mia testa tra le nuvole.
Alzo la serranda e attendo.
Qualcuno passa sempre per cui valga la pena non perderlo, questo tempo. 


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