La bellezza

La poesia...la bellezza...certo, quanto è poesia intorno a noi, quanta è la bellezza? C'è differenza?
L'architettura stessa della poesia è bellezza, il suono di certe parole, la metrica, il ritmo, l'ascolto, la lettura, il silenzio che ne segue, il respiro fatto con il naso e gli occhi chiusi.
La bellezza è la stanza in cui siedi a leggere, il freddo nelle ossa che sopraggiunge quando tutto di te è immerso in una lettura.
La tua casa è bellezza, il tempo impiegato per trovarla, la prima volta che ti è stata aperta la porta e ci sei entrato, il primo mobile, tutte le volte che compi quel gesto che te la fa riconoscere.
Pensare è bello, cercare una via d'uscita per non smettere mai di pensare quando vorrebbero tu non lo facessi. Pensare e parlare o tacere. O tenersi tutto dentro e fare della propria mente una libreria infinita, un mobile pieno di cassetti, una lavagna che non smetti di riempire di parole.
Le parole sono bellezza, con tutte quelle possibili sillabe e gli accenti, le doppie, le acca, le cappa, le ipsilon, le dieresi, le cediglie.
La bellezza siamo noi così sensibili o perduti.
La bellezza esiste se noi riusciamo a esistere.
Altrimenti è nulla.

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