La dieta

Voi penserete, almeno chi passa da qui ogni tanto, che sia distratto o pigro.
Un po' lo sono, anche più di un po'.
Ma la non scrittura, il non racconto, per me non è pigrizia o distrazione ma cercare di non buttar parole al vento.
In realtà la vita scorre e gli avvenimenti accadono quotidianamente; ci sono sempre spunti da cogliere se lo si vuole.
L'Osteria ogni tanto diventa come quei matrimoni dove la ripetizione dei gesti si trasforma in apatia e noia.
Apatia e noia che non derivano da fatti esterni ma esclusivamente da noi e da come i nostri neuroni si nutrono in quel momento.
I miei seguono una dieta ferrea in certuni periodi, fino a perdere le braghe e fare degli zigomi sporgenze taglienti.
Ma poi basta un attimo solo, perché ritornino a cucinarsi qualcosa di buono e curato, a masticare lentamente e rimpolparsi.
Sta accadendo adesso.
Ho ripreso a nutrirmi di quel bisogno di me per cui il neurone ringrazia e s'accomoda al tavolo imbandito.
Ho ripreso a scrivere.
Via pensieri di morte, di disfatta, di inutilità: cibi scadenti senza nutrimento.
Dentro il coraggio di potersi anche dire : sei un orribile narcisista egocentrico.
Lasciarsi scorrere, non porsi limiti, di tempo e spazio
Almeno sino alla prossima dieta.





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