SEI PAROLE

 Ho riaperto l'osteria, mi mancava.

Mi mancavano quei viaggiatori del mattino che qui trovano ristoro con un caffè e i giornali.

Mi piacciono i loro silenzi e ancor di più i loro riti, gli spazi occupati, come i loro corpi interagiscono con lo spazio.

C'è quello con il naso grande e le gambe lunghe, vestito sempre uguale in tutte le stagioni, con i pantaloni di finto velluto, una maglia larga di finta lana spessa a girocollo che non fa capire se sotto ha una camicia, una maglietta o nulla.

Dice sei parole in tutto.

" Un caffè" Grazie" " Quanto devo" " Saluti"

Si siede di fronte al banco con le spalle all'angolo e le gambe accavallate.

La sua ragione è il giornale, il quotidiano nazionale da cui si fa avvolgere, tenendolo aperto a due centimetri dagli occhi, così che le mani tirino le pagine verso le orecchie.

Lo legge tutto. 

Ma proprio tutto, da cima a fondo, sempre in quella postura e posizione, girando di volta in volta le pagine.

Quando capita che arriva e il giornale è in mano a qualcun altro, lì avviene la trasformazione e quello che pare un essere mite, di colpo si trasforma in un predatore; si posiziona a pochi metri dal lettore e lo fissa, non prima d'avergli domandando, e perciò derogando dalle sei parole : " Quando ha finito me lo passa?" 

Sembra un cane da punta e si vede che è nervoso, impaziente. Come se tutti i karma del mondo gli fossero ostili e il tempo una dimensione scombinata e perduta.

Lo guardo, lo osservo sempre con la coda dell'occhio intanto che preparo caffé o prendo ordinazioni.

Mi è mancato in questi mesi e ho pure temuto non tornasse più e invece...puntuale a ricordarmi lo scorrere delle cose e del tempo.

Mi chiedo quanta storia ci sia dietro quelle sei parole e chi abita per davvero quel corpo; me lo domando ma non lo vorrei mai scoprire, perché, credo, scoprendo qualcosa che ci rassicura potrei smarrire proprio tutta la sicurezza.

Un po' come guardarsi dentro per davvero





Commenti

Posta un commento

Scrivete qua il primo pensiero che vi è saltato in mente leggendo il post.

Post più popolari