La Casa
Ogni luogo può essere casa ma alcuni luoghi ti trasformano in una casa.
Diventi arredamento, finestre aperte e tende che si muovono all'aria, diventi il pavimento, ti cammini sopra, ogni qualche cambio di stagione ridai il colore alle pareti, aggiungi oggetti, sposti la mobilia, entri e esci da te a orari quasi sempre precisi e sempre a orari precisi fai dormire, qualche volta sogni.
Ogni luogo ti incanta se vuoi essere incantato e lasci a ciò che in quel solo momento gli occhi raccolgono per il pezzo di cervello interessato.
Incantano le mura, le strade, i controluce sulle facciate delle case, certe ombre la notte e ancora di più quelle di giorno, quando il sole ti spinge da dietro.
La mia casa è un viale dentro di me; un viale che muta ogni decina di minuti: un po' sale, un po' scende, è alberato, pieno di auto, pieno di folla, vuoto.
E' un viale che si muove sotto i miei piedi, io resto fermo, muovo solo la testa e gli occhi per andare a fondo di ciò che passa.
Qualche volta mi sembra di fermarmi, restare lì un bel po' ma è esclusivamente un'impressione: continuo avanti, sempre avanti.
La casa è dappertutto, mi abito e la abito da quasi un secolo e non è una casa che puoi lasciare in eredità: finisce con te e scompare, diventa altro.
La casa a me piace quando mi ripara e mi ricorda che niente ma proprio niente può farmi paura, neppure la paura.
Per questo la mia porta è sempre aperta alla curiosità di chi vuole varcare la soglia.
Commenti
Posta un commento
Scrivete qua il primo pensiero che vi è saltato in mente leggendo il post.